"Nascere ed allattare ad arte” è un'idea per valorizzare la Maternità.
La maternità è sicuramente l’evento più importante di tutta l’esistenza umana. E’ l’esame finale dell’evoluzione.
I mammiferi, a cui la specie umana appartiene, hanno similitudini in questo fondamento della loro vita, la differenza è la consapevolezza della maternità stessa. Molte sono state le modalità con cui si è trattato questo aspetto della vita, dalla scienza all’arte.
“Nascere ed allattare ad arte” ha l'intenzione di sensibilizzare alla maternità attraverso l'arte. Suddividere la maternità nelle sue fasi principali (gravidanza, parto e allattamento) e compararla con quanto avviene in natura, permette di riconoscere appieno il significato della regola biologica. Spiegare la legge di natura attraverso la rappresentazione artistica è lo scopo principale auspicato.
La scienza e l’arte collaboreranno per spiegare la maternità.
Vedremo delle opere pregevoli di artisti più o meno affermati così come delle opere minori.
In queste opere la protagonista è la maternità o meglio la donna madre e suo figlio nascituro o già nato.
I criteri per la scelta sono stati quelli di raffigurare la donna incinta, il neonato ancora collegato alla sua placenta o successivamente allattato al seno materno.
La loro funzione è quella di permettere attraverso l'arte un dibattito scientifico sulla salute e sulle implicazioni che gli eventi biologici rappresentano per l'umanità intera.
L'opera d'arte dice di più del materiale di cui è fatta e dice oltre le intenzioni dell'autore stesso, non è la protagonista ma il mezzo e lo strumento per specificare le numerose particolarità che riguardano ogni maternità nella sua unicità. Quindi anche un’opera minore avrà la sua importanza nella raffigurazione di un aspetto fondamentale della maternità forse più di un capolavoro e sarà una tessera centrale di un mosaico misto di scienza, cultura, pensiero, emozioni.

"Dobbiamo convincerci che ogni singola madre è importante più che la sua vita stessa, ogni donna quando diventa madre diventa indispensabile perché insostituibile."